Quella strana sensazione di delegittimazione di Ugo Pugliese.
Proprio così, in pochi giorni sono state prodotte una serie di cose, sicuramente casuali e con tempistica non voluta, che in qualche modo sembrano voler delegittimare l’operato dell’ex sindaco di Crotone Ugo Pugliese. Ovviamente si parla di delegittimazione politica, non altro.
Le dimissioni di Ugo Pugliese di certo hanno creato non pochi mal di pancia in seno alla maggioranza al Comune di Crotone e anche nella minoranza che appoggiava la maggioranza, come emerge da una serie di intercettazioni telefoniche sulla vicenda piscina olimpionica.
Dimissioni che probabilmente nessuno tra via Panella, via Firenze, via Mario Nicoletta, e piazza della Resistenza, si aspettava e che hanno spiazzato tutti.
Dimissioni che hanno provocato un vero e proprio terremoto, perché ci sono in ballo progetti e somme per svariati milioni di euro che il Comune di Crotone era chiamato a gestire. Le carte del pm Alessandro Rho e del gip Michele Ciociola, stanno dimostrando che alle spalle di Pugliese c’era un’altra regia politica con la quale l’ormai ex sindaco si interfacciava quasi quotidianamente.
Negli ultimi giorni, proprio mentre il tempo passa e si avvicina la data per la nomina di un Commissario da parte della Prefettura, sono successe alcune cose.
Sicuramente è casuale il fatto che sia finita la fase sperimentale dell’isola pedonale di piazza Pitagora e che il vice sindaco Benedetto Proto abbia scritto al dirigente della Polizia locale, Antonio Cogliandro, che ha provveduto alla revoca della stessa.
Un provvedimento che l’ex sindaco aveva comunque fortemente voluto, sfidando anche gran parte dell’opinione pubblica.
Quello che appare poco casuale, invece, sono le voci su un eventuale ripensamento di Ugo Pugliese e, dunque, un ritiro delle dimissioni. Voci che evidentemente si odono solo in determinati ambienti e in determinate vie della città.
Cui prodest? Forse è il sogno di alcuni che vorrebbero restare ancora in sella. Forse è il desiderio di talaltri che si tratti solo di un brutto incubo dal quale si sveglieranno presto. E poi ci sono le elezioni regionali. Certo è che chi alimenta queste voci non fa un favore all’ex sindaco, visto che la revoca del divieto di dimora era in qualche modo anche subordinata alle dimissioni del primo cittadino. Una revoca delle stesse potrebbe avere altre conseguenze penali.
Intanto si avvicina Natale e con esso, oltre alle luminarie e ai regali, starebbe sembra sia previsto l’arrivo di una brutta perturbazione che porterà bufere e venti fortissimi tali da spazzare via un grumo di interessi non indifferente. Voci anche queste, certo. Solo voci.