“Grazie per averci scelto”. È un bigliettino attaccato ad un pacchetto di cioccolatini, omaggio per aver preferito quel supermercato. Sono loro a ringraziare, papà e figlio che consegnano la spesa a domicilio, in questo periodo terribile, ma in cui stiamo scoprendo un senso di solidarietà italianamente straordinario. Hanno ovviamente guanti e mascherina, sul pacco nome e indirizzo della consegna, non manca anche qualche riferimento per perdere meno tempo possibile.
E hanno anche fretta, giustamente. Perché nei giorni in cui #iorestoacasa, loro sono fuori a lavoro.
Ma è un lavoro prezioso, che consente a tante persone di stare a casa. Soprattutto la gente vulnerabile, che deve stare rintanata nell’attesa che passi il peggio. Le consegne avvengono nel primo pomeriggio, nell’orario di chiusura visto che qualche ora dopo sono nuovamente operativi all’interno del supermercato.
Sono giorni di sacrifici, di noia e di angoscia allo stesso tempo. Sono giorni in cui sembriamo di vivere in una bolla, che pensavamo di non dover mai vivere, soprattutto nel 21esimo secolo. Ma a fare la differenza sono sempre i comportamenti degli uomini: chi esce ancora solo per noia e “senso di ribellione” (o incoscienza) e chi invece si carica pacchi di spesa sulle spalle, facendo il più in fretta possibile per accontentare tutti. Ecco, non vanifichiamo gli sforzi di quest’ultimi per la noia, per guadagnarci un like con una foto mentre siamo fuori con una scusa. La spesa era stata ordinata in tarda mattinata, è arrivata un paio di ore dopo. Dobbiamo avere tutti un po’ di pazienza, solo così #andràtuttobene. E in nessun altro modo. Intanto siamo noi che ringraziamo voi, non solo per i cioccolatini.